I vini di CANTINA LUCHIN, un viaggio alla scoperta di una storia centenaria.

Ti eri già imbattuto in uno dei vini di Cantine Luchin? Quanto li conosci?

Prima di tutto un pò di storia, è Luca Bonino che nel maggio del 1907, insieme alla moglie Marinin, apre Luchin, una trattoria nel cuore della cittadina di Chiavari, in provincia di Genova.

Nasce così la storia di una famiglia legata al proprio locale, alle tradizioni del territorio che diventano le tradizioni della famiglia e oggi, dopo 116 anni di ininterrotta attività, arrivati alla quarta generazione nulla e’ cambiato.

Da sempre la passione per la buona tavola è unita a quella del vino di qualità in mescita quotidiana per i commensali dell’osteria, quindi non poteva mancare un vino di proprietà, che riprendesse la passione della famiglia per la viticoltura: nasce così la cantina in Lavagna avvalendosi della preziosa collaborazione del “Poeta delle Cinque Terre” Walter De Battè, enologo, chef de cave e parte integrante del progetto.

Vini nati dalla volontà di raccontare da una parte la storia della famiglia, con le uve piemontesi tanto care alle tavole liguri, ma dall’altra anche la necessità di produrre vini di qualità con le uve locali del Tigullio.

Oggi ti porto all’interno di Cantine Luchin, per scoprire gli animi che caratterizzano la produzione dei vini dal carattere spiccato e assolutamente non banali.

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Guarda il video del mio viaggio in cantina!

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Parlando di cose pratiche, come si interpreta il territorio?

Ovviamente ci vogliono radici forti e infatti la cantina è gestita dai fratelli Luca e Andrea, cantiniere e front aziendale, ma con l’immancabile presenza di papà Nicola, una vera istituzione del territorio: è sempre un’emozione sentire Nicola parlare dell’osteria e delle sue passioni nonchè del nuovo progetto di famiglia, cantine Luchin per l’appunto.

Il legame con il territorio è indissolubile e proprio per questo nasce A Ciappa, un vino bianco ottenuto da uve locali coltivate nel comprensorio di Lavagna nel Tigullio, in particolare in Val Graveglia.

Uve del territorio che in mano al grande enologo De Batté diventano un nuovo modo di raccontare le proprie radici.

Un vino che macera circa quarantotto/sessanta ore, per poi andare in lungo affinamento surlie in acciaio, in modo da arricchirsi e ottenere un respiro più importante venendo poi imbottigliato senza filtrazione e chiarifica prima dell’estate.

Ciappa, con una buona percentuale di vermentino locale e altre uve da vigne vecchie del territorio è oggi uno dei migliori racconti in bianco dell’entroterra della provincia di Genova.

A Ciappa 2021 - Luchin

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Il percorso sul territorio continua con un’altra etichetta nata con la vendemmia 2021, parliamo di Pippo, uve sempre della Val Graveglia ma a differenza di Ciappa, uve rosse, in particolare di Ciliegiolo, il vero protagonista delle uve nere nel Tigullio.

Un vino rosso dal sorso tipico, un sorso che non strizza l’occhio alle mode passeggere e rimane solido, una sicurezza che racconta di un frutto sfaccettato, profondo ma dalla grande bevibilità: insomma, un rosso che ti porta al mare.

In bocca il tannino è vellutato con buona persistenza aromatica, prevale la sensazione di piccoli frutti rossi con un finale molto persistente.

Pippo 2021 - Luchin

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Abbiamo anche A Barilea, un vino rosso nato dalla fusione tra il territorio di Nizza Monferrato, patria della barbera, e quello di Lavagna nella Riviera Ligure di Levante.

A Barilea di Cantine Luchin ha la sua origine dalla selezione di uve barbera sane e mature provenienti da un cru di Nizza Monferrato, portate accuratamente nella cantina di Lavagna dove vengono vinificate.

La forza di questo vino sta nel suo dualismo, parliamo di un vino che unisce la tipicità del territorio di Nizza Monferrato e la tradizione di vinificazione del territorio ligure, con le sue tradizioni e il suo personalissimo modo di fare vino.

Un incontro vincente e sicuramente curioso tra due regioni dal grande potenziale, che comunicando e amalgamandosi danno vita a un prodotto che ha al suo interno un po’ di una e un po’ dell’altra.

A Barilea 2019 - Luchin

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Infine ecco Luisitto, un vino bianco macerato prodotto con uve Chardonnay del tutto particolare, infatti non è il classico bianco convenzionale limpido e beverino, ma un racconto di uno dei vitigni a bacca bianca più coltivati al mondo visto dallo sguardo esperto e anticonvenzionale del grande enologo Walter De Battè, noto per vini dal carattere a volte estremo ma sempre di grandissimo interesse.

Le uve utilizzate per questo vino vengono coltivate a Nizza Monferrato, in provincia di Asti, uno dei luoghi più importanti per la produzione vinicola italiana, le uve coltivate e seguite dall’occhio esperto del maestro De Batté vengono poi vinificate integralmente a Lavagna nella cantina di proprietà e qui uve già ottime diventano un racconto totalmente nuovo e da scoprire.

Luisitto 2020 - Luchin

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Arrivati ai giorni nostri dai due forni a legna dell’osteria di Chiavari escono una dopo l’altra le farinate, i due ronfo’ in cucina continuano ogni mattina a cuocere le minestre nel segno della continuita’, dopo più di un secolo.

La storia di Luchin continua, mantenendo usi e gesti che da sempre segnano la storia della bella città di Chiavari, la vera novità è rappresentata da una cantina che a piccoli passi sta raccontando qualcosa di nuovo qualcosa che vale davvero la pena provare.

Ora non ti resta che provare questo eccezionale viaggio attraverso il calice, ci vediamo al prossimo Gotto.