M come MACERATO, alla scoperta dei vini che portano nel calice l'antica tradizione produttiva!

Quasi tutti abbiamo bevuto almeno un vino macerato, ma quanto li conosci per davvero?

Nell’uva a bacca nera, la macerazione regala al vino le colorazioni rosse che conosciamo e amiamo, tale processo per i vini rossi dura in media una quindicina di giorni.

Devi sapere che la macerazione sulle bucce esiste anche per i vini bianchi e anzi, è quella che si intende quando si parla di vini macerati ed è anche quella che crea vini davvero particolari (e buoni).

Il mondo del vino non si divide più solo in bianchi e rossi, sempre più spesso capita di trovarsi di fronte a bottiglie di Orange Wines.

L’arancione è un colore insolito per un vino, infatti gli Orange Wines sono semplicemente prodotti con uve a bacca bianca vinificate come un rosso.

Il procedimento prevede un periodo di macerazione, che permette la cessione al mosto di sostanze presenti nelle bucce e nei vinaccioli, in particolare polifenoli, componenti aromatiche e tannini che trovano i migliori abbinamenti con piatti di mare molto saporiti ed elaborati, carni bianche o formaggi stagionati.

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Ma come sono nati i vini macerati?

Anche se i macerati sono arrivati all’attenzione del consumatore solo negli ultimi decenni, non sono il frutto di una moda dei nostri tempi ma anzi, si tratta di vini dalle origini molto antiche, che risalgono addirittura alle prime pratiche di vinificazione.

Le radici dei processi di macerazione si possono trovare spostandosi a Oriente, nell’area del Caucaso, vera culla della vitis vinifera, della sua prima domesticazione e successiva trasformazione in vino.

Ancora oggi, in Georgia, i vini bianchi tradizionali sono prodotti con lunghe macerazioni sulle bucce mentre le vinificazioni avvengono in grandi anfore di terracotta, completamente interrate per mantenere stabile la temperatura.

Un metodo, che in assenza di conservanti come l’anidride solforosa, permetteva anche di arricchire il vino di polifenoli e tannini, che in parte ne proteggevano l’integrità nel tempo.

In Italia la nascita del trend di vini macerati si deve alle sperimentazioni d'inizio millennio da parte di alcuni vigneron che hanno cominciato così a realizzare vini macerati, ed è proprio in questo periodo, precisamente nel 2001, che viene coniato il termine “Orange Wines”.

Questo processo di macerazione, con il contatto prolungato con le bucce, permette di estrarre polifenoli, colore, sostanze aromatiche e tannini, che contribuiscono a modificare profondamente le caratteristiche del vino.

I migliori risultati sono proprio quelli che vedono nel processo di macerazione la possibilità di un arricchimento del corredo aromatico di base, evitando il rischio di macerazioni troppo lunghe, che rischiano di creare vini tutti uguali.

Un grande ambasciatore dei vini macerati è senza dubbio il Sancho Panza de ll Tufiello, un fiano, ossia un vitigno tipico dell’Irpinia, regione appenninica a 800 metri sul livello del mare, un territorio solitamente coltivato a grano e cereali.

Questo fiano racchiude tutte le avventure di Guido Zampaglione, gestore della cantina e produttore pazzo-sognatore con un piano in mente, a cui ha saputo dar forma.

Il piano era quello di ripartire dalle origini, di recuperare quello che era stato e continuare a valorizzare le proprie radici: è così che nasce il Sancho Panza, fedele narrativa del territorio: mineralità, nerbo e complessità.

Un vino da comprendere, da fare proprio, così da poterlo raccontare ai tuoi compagni di bevute.

Campania Fiano Igt Sancho Panza 2019 - Il Tufiello

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Altro grande macerato da me selezionato è Luisitto di Cantine Luchin, un vino bianco macerato prodotto a Lavagna, in provincia di Genova.

Un vino bianco prodotto da uve chardonnay del tutto particolare, è il racconto di uno dei vitigni a bacca bianca più coltivati al mondo visto dallo sguardo esperto e anticonvenzionale del grande enologo e viticoltore di Riomaggiore Walter De Battè.

In particolare questo chardonnay unisce la classicità del vitigno a un carattere anticonformista, un sorso curioso e coinvolgente che richiama una nuova visione di questo vitigno.

Quando improvvisi una spaghettata a casa tua con i tuoi amici più cari, scalda l’atmosfera e gli animi con Luisitto di Cantine Luchin.

Un vino artigianale perfetto per i momenti di convivialità.

Luisitto 2020 - Luchin

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Infine un vino che rispetta al 101% la lavorazione dei vini macerati del passato, ossia An Piota di Forti del Vento, infatti questo vino viene fatto macerare in anfore di terracotta, proprio come da tradizione della zona caucasica.

L’idea dei produttori è di raccontare in maniera fedele questo spaccato dell’Alessandrino: ed ecco An Piota, una grande espressione dello chardonnay, mai banale o scopiazzatura di altre zone.

Questo è un vino bianco vestito di orange, dal carattere raffinato ed elegante, un vino dal sorso pieno ma non noioso.

Un vero chardonnay che si distacca dal racconto più comune, senza essere troppo azzardato, un vino ricco, di grande purezza e fresco, oltre a essere dotato di grandissima personalità.

Chardonnay An Piota 2021 - Forti Del Vento

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I macerati sono vini che uniscono la Storia a una grande qualità, proponendo sempre un prodotto capace di stupire sorso dopo sorso.

In fondo è anche questo il bello del vino, scoprire diverse sfumature o racconti durante una bevuta, cosa che ai vini macerati riesce benissimo vista la grandissima varietà che questa tipologia offre.

Sia che tu conosca o meno i vini macerati non smettere mai di esplorare questa categoria in grado di sorprendere, mi raccomando!