

Anthìlia è il nome dato in epoca romana alla città di Entella, fondata dagli Elimi che, già nel III sec. a.C., coltivavano la vite dove oggi è Donnafugata.
Prodotto in prevalenza con uve Catarratto, in blend con uve di altri vitigni, Anthìlia oggi è il nome di un vino che si identifica nel territorio antico da cui trae origine, questo è il primo vino ad essere stato concepito a Donnafugata e resta ancora oggi nel cuore di tanti estimatori.
Di colore giallo paglierino, al naso offre un bouquet fresco e fragrante con note di frutta a polpa bianca, unite a sentori di fiori di campo, in bocca spicca una nota fruttata, rinfrescata da una piacevole sapidità ed una buonissima persistenza.
Perché è anche grazie a Donnafugata ed il suo “Anthìlia” se negli ultimi anni si è tornato a parlare del catarratto e di altre varietà a bacca bianca tipiche della Sicilia.
Questo è un vino dal profondo carattere mediterraneo, sempre fresco, infatti questa perla di Donnafugata è il compagno naturale della tavola per una bella cena tra amici.
Perfetto con antipasti vari, con crudi e fritture di pesce, e sformati di verdure; da provare anche con formaggi freschi e carni bianche.
Da stappare sui 9-11°C, mi raccomando!
Fermentazione in acciaio con affinamento in vasca per due mesi seguiti da altri due mesi in bottiglia.
Siamo nella Sicilia sud-occidentale, tra i 200 e i 400 metri sul mare, su terreni franco-argillosi ricchi di elementi nutritivi dove il clima è mite, con forti escursioni termiche giorno-notte.
I suoli sono franco-argillosi, ricchi in elementi nutritivi come potassio, magnesio, calcio, ferro, manganese, zinco.