

Pratoasciutto Ăš un vino rosso da tavola e per questo - in quanto vino da tavola - secondo le AutoritĂ competenti, non posso svelarvi con precisione di quale vitigno si tratti.
Posso perĂČ dirti che Ăš un un sorso profondamente piemontese, monovitigno dal carattere deciso, che segue la tradizione locale per cui le migliori uve vendemmiate con rese di raccolta bassissima (per avere una qualitĂ dei grappoli assoluta) vengono selezionate per i vini dal lungo affinamento.
Insomma, questo Pratoasciutto 2006 Ăš un vino della Madonna.
Per assaggiare un ottimo vino maturo senza dover spendere una barcata di soldi con le etichette dei âgrandi nomiâ.
Igiea e Guido Zampaglione conducono Tenuta Grillo dal 2002 dove, dopo lunghi anni di ricerca, trovano questo angolo di paradiso per produrre vini di carattere, da lungo invecchiamento, senza compromessi con una produzione rigorosamente artigianale. Utilizzando le uve tipiche del luogo: dolcetto, barbera, cortese.
Pratoasciutto 2006 di Tenuta Grillo Ăš un vino rustico di grande forza e tannino (la parte astringente al palato) che il tempo arrotonda ma non doma mai. Da provare.
Quando vuoi sorprendere gli amici con un vino invecchiato, di grande vitalitĂ e tempra, che non viene dai soliti vitigni famosi o da un territorio cosĂŹ famoso come Langa e Toscana. SarĂ la sorpresa della serata.
Pratoasciutto Ăš un vino che si concede pian piano, a piccoli sorsi.
Va stappato e goduto nelle sue fasi: essendo un vino invecchiato, ha bisogno di un po 'di tempo per ossigenarsi, allargarsi nel calice e quindi dare il meglio di sé.
Se lo bevi con gli amici concedigli almeno una mezzâora, stappa e lascia la bottiglia aperta, poi in un calice ampio saprĂ colpire tutti.
La âricettaâ di Guido prevede uve mature, vinificate senza aggiunta di lieviti con lunghe macerazioni per avere massima estrazione e concentrazione, affinamenti in grandi botti di legno e tanto tempo in affinamento in bottiglia.
Piena provincia alessandrina, un altopiano nel mezzo della pianura, una corte circondata dalle vigne. Una realtĂ cercata e voluta da Guido e Igiea a inizio anni Duemila dove si respira unâatmosfera dâaltri tempi.
Terreni sabbiosi collinari caratterizzano questo angolo di Alto Monferrato, clima continentale con grandi sbalzi di temperatura tra giorno e notte.