Viaggio tra le VETTE DEL GUSTO, alla riscoperta dei vini di montagna.

Cosa si intende realmente quando si parla di "vini di montagna"?

Se la tua idea di vacanza è il mare non dimenticarti che anche la montagna è un'ottima meta per sfuggire alla calura estiva e anche qui, come al mare, è possibile trovare dei vini unici, anch'essi caratterizzati da una viticoltura eroica per via dei terreni impervi.

Chiamati anche vini estremi o eroici le etichette montane vengono prodotte ad altezze notevoli su pendii molto scoscesi e in condizioni estreme, il CERVIM (Centro di Ricerca, Salvaguardia e Valorizzazione per la Viticoltura Montana) è un organismo internazionale che dal 1987 si fa garante degli interessi della viticoltura di montagna e in forte pendenza.

L’Italia, grazie alla sua conformazione geografica, ospita una serie di zone dove si producono affascinanti vini dalle forte connotazioni montane, si tratta di un piccolo mondo all'interno del più vasto universo dei vini naturali, importante da conoscere per il lavoro di coraggiosi vignaioli.

Come detto lungo lo Stivale sono presenti zone viticole a quote elevate, come la Sicilia nella zona che circonda l’Etna, il Trentino - Alto Adige, la Valle d’Aosta, il Piemonte, la Liguria, l’Abruzzo e la Lombardia.

In Trentino-Alto Adige troviamo un territorio ricco di contrasti, nel quale si coltiva dai 200 metri fino a oltre 1000 metri sul livello del mare, per questo gran parte della sua produzione rientra nella categoria della viticoltura eroica.

Altra zona speciale è la Valle d’Aosta, regione che vanta una tradizione vitivinicola plurimillenaria, qui è possibile trovare piccole perle e grandi eccellenze, tutto grazie a un ambiente caratterizzato da grandi escursioni termiche tra il giorno e la notte.

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Ma cosa significa avere una produzione vinicola montana?

Coltivare ad altitudini elevate significa complicare il proprio lavoro, in sintesi questo è il motivo che ha spinto sempre più viticoltori ad abbandonare le alture, in Italia, come nel resto del mondo, sono sempre meno i produttori che sposano una viticoltura di nicchia e tanto faticosa.

Oltre a questo un altro dato fondamentale per capire quanto sia unico poter gustare un vino eroico è l’età media dei viticoltori, lavorare un terreno su un versante ripido e scosceso può diventare un rischio non solo per la vendemmia ma anche per la salute, per questo chi porta avanti la viticoltura di montagna viene definito "eroe".

I vini di montagna hanno un patrimonio unico, dovuto all’altitudine a cui crescono le viti e al conseguente freddo a cui sono soggette, l’abbassamento della temperatura garantisce una più lenta maturazione della vite portando alla produzione inferiori di zuccheri, di vini più colorati e più profumati.

Le meravigliose esposizioni di queste uve, insieme con una perfetta ventilazione, permettono ai grappoli di crescere sani e rigogliosi, senza dimenticarci il grande aiuto della luce, utile per evitare che l'uva marcisca.

I vini di montagna si contraddistinguono per freschezza e mineralità, sono vini dalle ottime spalle acide, dal sorso vibrante e dal patrimonio aromatico ricco e complesso, principalmente sono bianchi o spumanti, che fanno della luce di cui riescono a godere il loro ingrediente segreto.

Il primo vino che ti presento nasce in Valle d’Aosta, nel bacino centrale della Valle, a pochi km da Aosta: qui Danilo e sua figlia Nicole conducono l'attività in stile familiare.

Il Valle d'Aosta DOP Petite Arvine è un bianco delicato ed elegante, con profumi e sapori classici dei terreni di origine glaciale. Questo bianco valdostano racchiude una classe che va in continuo crescendo con l'affinamento in bottiglia.

Il Valle d'Aosta DOP Petite Arvine è quella bottiglia che fa sempre piacere avere a portata di calice, un'esperienza fresca e piacevole che porterà la tua mente sulle Alpi.

Valle D'Aosta Petite Arvine Dop 2020 - Le Clocher

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Andiamo in Alto Adige da un produttore di assoluto riferimento, ecco lo Schiava "Sofi" di Franz Haas, è prodotto con uve 100% Schiava, il vitigno autoctono coltivato da secoli in regione e prima della rivoluzione bianchista, era il più diffuso in assoluto.

La famiglia Haas è da ben 7 generazioni che coltiva vigne nella zona di montagna e questo "Sofi" è un’etichetta che Franz ha dedicato alla figlia, una nuova interpretazione dei vitigni classici, in una veste giovane.

Fantastici profumi di fragoline di bosco, di ciliegia matura, di ribes rosso, di lamponi e mandorla fresca, mentre al palato è leggero e scorrevole, con una tessitura tannica molto sottile e un frutto succoso, che appaga il gusto.

Vigneti Delle Dolomiti Igt Sofi 2020 - Franz Haas

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Sempre in Alto Adige voglio raccontarti un produttore più di nicchia, ma sicuramente molto interessante, un vigneron dedito al suo territorio e amante di vini tradizionali.

Il Sauvignon Mirum di Unterhofer, prodotto nella propria tenuta a conduzione familiare, qui i vini sono prodotti all'insegna del rispetto per la natura e della semplicità, o per meglio dire all'insegna del "piccolo ma raffinato".

Vengono usate solo uve 100% Sauvignon dagli allevamenti nel comune di Caldaro, patria Altoatesina delle uve bianche, qui Unterhofer negli anni ha saputo valorizzare le uve tipiche di montagna non banalizzando un vitigno noto come il sauvignon ma anzi, esaltando gli aspetti più complessi: il sentore di sambuco e la nota di ortica lo rendono armonico e curioso al sorso.

Alto Adige Sauvignon Doc Mirum 2021 - Unterhofer

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L’estate torrida fà decisamente meno paura con un bel calice di vino fresco, possibilmente se viene da mete che ci portano immediatamente al mare o in montagna, dove le temperature sono decisamente più rilassate.

Scegli il tuo viene e parti già per la vacanza, hai l'imbarazzo della scelta per la destinazione!