Quale VINO abbinare ai FUNGHI? Una scelta delicata e non banale.

Ahhh quanto ci piacciono i funghi, tantissimo ovviamente e proprio qui sorge una domanda fondamentale, cosa beviamo con i funghi?

Devi sapere che l’abbinamento dei funghi con il vino non è così banale, questo vale per tutti quegli accostamenti che nel piatto prevedono elementi che brillano più per profumi, piuttosto che per intensità di sapore gustativo.

Il rischio è di andare incontro a delle vere e proprie Caporetto se dovessimo mal interpretare il connubio con il divino nettare.

È il profilo olfattivo, il complesso di suggestioni odorose che sprigionano i funghi a renderli pregiati e invitanti: se da un lato questo aspetto ne esalta equilibrio e qualità, dall’altro li rende molto fragili.

Una pessima scelta del metodo di cottura, o una conservazione approssimativa possono guastare del tutto il piacere di gustarli.

Se la voglia di stappare è troppa ⇒ Clicca QUI e troverai uno dei vini ideali per un abbinamento a tutto pasto, altrimenti continua a leggere per scoprire tutto sull’abbinamento vino-funghi!

Allora, come si procede per abbinare al meglio Vino e Funghi? Scopriamolo passo dopo passo.

Prima di scendere in cantina e scegliere la bottiglia da stappare dobbiamo considerare che i funghi sono contraddistinti da un profumo intenso e persistente: porcini, gallinacci e ovoli hanno un profilo aromatico da salvaguardare in particolar modo se serviti crudi, ecco che il secondo fondamentale punto da tener presente è la ricetta che eseguiremo.

Quindi, i funghi saranno protagonisti assoluti dei nostri piatti, o saranno un ingrediente di una o più ricette?

Il loro aroma sarà predominante, oppure sarà un profumo complementare, un accenno sussurrato che impreziosirà un insieme più articolato di suggestioni?

Per trovare un ottimo compagno di viaggio il mio consiglio è quello di scegliere un vino che segua le caratteristiche dei funghi stessi, quindi profumi intriganti e una media struttura di estrema finezza.

Nel caso di una preparazione più complessa, come un primo con un sugo ricco o uno sformato che contenga formaggi saporiti, dovremo trovare il giusto equilibrio, proprio per questo la mia scelta ricade su “Al Negres”, un pinot nero di Alessio Brandolini.

Al Negres di Alessio Brandolini è un pinot nero in purezza snello e (nei limiti di un rosso con buona struttura) dalla facile beva, che per preservare l’identità del luogo e del vitigno viene prodotto solamente nelle annate favorevoli.

E’ tra i non moltissimi pinot nero dell’oltrepò pavese ad aver destato l’interesse di molti distributori e consumatori di vino naturale.

La sua leggiadria e particolarità di racconto sono ciò che affascina, oltre al rispetto per la vigna e l’esclusione di aggiunte di additivi vari ed eventuali in cantina.

Un pinot nero elegante, dinamico e vibrante, che non appesantisce.

Vino perfetto a tutto pasto, ma accompagna questo splendido Pinot Nero di Alessio Brandolini ad un sugo sostanzioso oppure ad una carne, con i tuoi funghi fatti trifolati in padella, sentirai che spettacolo.

Pavia Pinot Nero Igt Al Negres 2019 - Brandolini

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E se avessimo voglia di funghi fritti e solo che funghi fritti?

La risposta migliore che posso darti è bollicine, in particolar modo ti consiglio un metodo classico da uve bianche 100% chardonnay, un vitigno che in casa Luretta nel piacentino, conoscono bene, la loro miglior produzione si chiama "Principessa Blanc de Blancs".

Un carattere fresco, nitido e avvolgente che sa combinarsi perfettamente con i suoi gusti e sapori, riuscendo a trasformare l'ordinario in straordinario.

Una bollicina fresca di bella acidità che andrà a dare pulizia alla frittura, sarà più che un abbinamento, sarà un vera e propria estasi.

Bolla fresca in ghiaccio e panatura croccante, mi raccomando eh!

Metodo Classico Blanc De Blancs Chardonnay Principessa - Luretta

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Una variante da non sottovalutare è quella dei funghi crudi, senza alcuna cottura lasciati al naturale o all'insalata.

Se scegliamo di esaltare le caratteristiche dei funghi, optando per servirli crudi, dovremo scegliere un vino molto leggero e soprattutto poco invadente: il dogma è non coprire profumi e sapore con vini pesanti o troppo alcolici.

L’ideale è accompagnare i delicati sentori di porcini o ovuli con vini caratterizzati da semi aromaticità e perché no bella mineralità in grado di esaltare la consistenza del fungo stesso.

Infatti ho scelto un maestro della Valle d’Aosta, Le Clocher, con il suo “Petite Arvine”, un bianco valdostano che ci piace per la sua eleganza che va in continuo crescendo con l'affinamento in bottiglia, quel vino che fa sempre piacere avere in casa per sfoderarla alla prima occasione giusta.

Un vino dal sorso agile e profumato caratterizzato da una spiccata freschezza minerale, un vitigno che ti porta subito in Valle e che saprà innalzare ad un livello assoluto la tua voglia di funghi crudi.

Valle D'Aosta Petite Arvine Dop 2020 - Le Clocher

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Quindi in poche parole il miglior abbinamento tra vino e funghi è quello capace di emozionarci, ricordandosi di accostare vini che non sovrastino l’essenza del nostro ingrediente principale.

I miei consigli li hai, non ti resta che seguirli per scoprire in prima persona tutti gli abbinamenti appena raccontati, sono sicuro che una volta provati resterai senza parole.

Ci vediamo per i prossimi abbinamenti!