Con la ZUCCA che vino bevo? Scopriamo gli abbinamenti per gustarsi l’autunno a tavola.

Oggi parliamo del rapporto tra il vino e la zucca, l'assoluta protagonista delle tavole autunnali dalla spiccata dolcezza e invitante aromaticità, quindi come scegliere il vino giusto?

La zucca è considerata un “ortaggio della salute”, contiene pochissime calorie ed è ricca di sostanze antiossidanti, il suo particolare sapore la rende perfetta da abbinare con formaggi grassi, inoltre accompagna bene pesci dal gusto deciso e piatti di carne aromatizzata.

Questo frutto autunnale si presta a diverse preparazioni, dagli antipasti ai contorni fino ad arrivare ai primi piatti, come risotti in brodo vegetale e ai secondi di carne, ma nonostante la sua versatilità trovare l’abbinamento con il vino non è semplice: proprio la sua aromaticità richiede particolare attenzione, basta poco infatti per snaturare un piatto profumato e delicato a base di zucca.

Come sempre per eseguire un abbinamento perfetto bisogna prendere in considerazione le ricette che andremo a proporre, ma se vuoi andare sul sicuro allora dovrai scegliere un vino che accompagna benissimo la peculiare dolcezza della zucca in ogni sua declinazione e questo è il caso di “Valpolicella Classico Dop - Manara”.

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Quindi, come procediamo per abbinare ogni singola piatto a base di zucca?

Secondo gli inglesi l’abbinamento cibo-vino è riducibile in “mangia quello che ti pare e bevici quello che ti pare”, mentre gli italiani hanno diverse scuole di pensiero, a cui si aggiungono i diktat della tradizione “pesce-bianco” e “carne-rosso”.

L'obiettivo di un abbinamento è l’esaltazione del gusto, evitando che l’incontro si trasformi in un match di Boxe, per fare ciò bisogna conoscere le caratteristiche gustative del prodotto e la ricetta che eseguiremo.

A prescindere dalle varietà esistenti, della zucca conosciamo la spiccata tendenza dolce, unita a un sapore caratteristico ma non troppo persistente, con questo nella mente e i giusti accorgimenti si può ottenere l’abbinamento perfetto, appellandoci a due forme di pairing: per contrasto e per concordanza.

Proseguendo con il percorso di concordanza per esaltare le qualità di questo frutto puoi scegliere dei vini abboccati, dalle note aromatiche e speziate, che creeranno un gioco di texture morbide e profumi invitanti.

Se invece vuoi procedere con l’abbinamento per contrasto in caso di piatti sapidi, dalle texture succulente come un brasato alla zucca, allora la scelta andrà verso vini di struttura e tannino, che possano supportare il piatto e pulire il palato.

Ma attenzione, se vuoi abbinare dei vini rossi strutturati ricordati di farlo solamente in presenza di piatti con carne, in caso contrario è sempre consigliato un rosso leggero, fresco e fruttato, per non sovrastare la delicatezza dell’ortaggio, proprio come il “Valpolicella Classico Dop - Manara”.

Manara è una bella realtà veneta in Valpolicella che porta avanti la propria tradizione vitivinicola con passione ed esperienza, restando fortemente e fedelmente legata alla terra che l’ha vista formarsi e crescere.

Questo Valpolicella è un taglio di vitigni autoctoni che si presenta con una personalità giovane e un sorso dinamico, un vino rosso coinvolgente, dai profumi freschi, che esprime i caratteri più tradizionali di una delle denominazioni venete più importanti.

Il Valpolicella Classico prodotto da Manara si manifesta all’occhio con un colore rosso rubino, attraversato da lievi riflessi tendenti al violaceo.

Il naso è fragrante, pervaso da profumi sottili ed eleganti, dove fiori e frutta si alternano a sfumature più speziate mentre all’assaggio è di corpo leggero, snello, contraddistinto da un sorso beverino, dove i tannini risultano appena accentuati.

Un vino versatile che ben si abbina a piatti delicati senza risultare “di troppo”, provalo con una carne abbinata a una crema di zucca e poi mi dirai.

Valpolicella Classico Dop 2019 - Manara

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E se il tuo menù prevede una ricetta al forno?

La cottura al forno esalta i sapori della zucca, e dei condimenti eventuali, quindi è d'obbligo accostare un bel vino rosato, una tipologia spesso vittima di molti pregiudizi: “non è un vino vero!”, “è prettamente estivo!”.

Ma, con il Toscana Rosato Igt di Rignana, combattiamo tutti questi luoghi comuni: è un vino estremamente versatile, adatto ai più svariati abbinamenti culinari e con il suo carattere fresco guadagna uno spessore di assoluto livello.

Questo vino rosé di Rignana nasce nei vigneti dell'omonima Fattoria, situata nel territorio di Panzano, nel cuore di Greve in Chianti, ed è prodotto al 100% da uve Sangiovese.

Il Rignana presenta un bel colore rosato, all'olfatto si apre con profumi freschi di frutti rossi e lievi sentori minerali e in bocca risulta fruttato, con la piacevole acidità marcata tipica del sangiovese.

Toscana Rosato Igt 2020 - Rignana

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Se invece la tua ispirazione culinaria ricade su una bella vellutata, morbida e dolce, oppure un grande classico come il risotto alla zucca allora la scelta del vino dovrà ricadere verso un bianco macerato, come “Luisitto 2020 - Luchin”.

Un vino bianco da uve chardonnay del tutto particolare, infatti non si tratta del classico bianco limpido e beverino, ma un racconto di uno dei vitigni a bacca bianca tra i più coltivati al mondo visto dallo sguardo esperto e anticonvenzionale del grande enologo e viticoltore di Riomaggiore Walter De Battè.

Questo chardonnay prodotto in Liguria dal carattere anticonformista presenta un sorso curioso che richiama una nuova visione di questo vitigno, le uve infatti fermentano con le bucce andando a creare un vino di macerazione, il sorso sarà di grande mineralità e quasi tannico non perdendo di vista la bevibilità.

Un vino per colpire chi crede di aver bevuto tutti gli Chardonnay del mondo ma soprattutto per dar vita a un divertentissimo abbinamento a base di zucca.

Luisitto 2020 - Luchin

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Le ricette a base di zucca, come abbiamo visto, si distinguono l’una dall’altra in funzione degli altri ingredienti che si uniscono e si fondono a essa.

L’abbinamento del vino con i piatti a base di zucca dunque dovrà tener conto della tendenza predominante della pietanza, che può andare dal dolce al grasso fino al piccante.

Tuttavia seguendo alcune semplici regole si possono creare percorsi e abbinamenti in grado non solo di esaltare gli ingredienti ma di sorprendere ed emozionare tutti i commensali.