Il Brunello di Montalcino protagonista in 'Jay Kelly', nuovo film Netflix con Sandler e Clooney.

La grande trazione enologica italiana ritorna al centro della scena cinematografica, rafforzando l'amore degli americani per l'Italia e le sue produzioni: in una delle scene di "Jay Kelly", il film di Netflix in uscita nel 2025 con un cast stellare che include George Clooney e Adam Sandler, viene rappresentata una festa in piscina con cibo e vino in abbondanza, e il vino scelto è il Brunello di Montalcino. Le location selezionate dalla produzione spaziano dalla Val d'Orcia alla Maremma, in particolare una parte del film diretto da Noah Baumbach è stata girata ad Argiano, una storica tenuta di Montalcino. Questa tenuta, caratterizzata da una villa rinascimentale circondata da vigneti, oliveti e boschi, secondo "Wine Spectator" qui è stato prodotto il "Wine of The Year" del 2023, il miglior vino al mondo.

Nel maggio scorso, la Tenuta di Argiano ha accolto la troupe cinematografica per una ripresa all'aperto, tra lo stupore degli ospiti, ignari fino all'ultimo della presenza delle star hollywoodiane. "È stata un'esperienza fantastica ma impegnativa, soprattutto per lo staff di Argiano che è stato molto coinvolto," racconta James Valentino, general manager del Relais dell'azienda, "È stato un grande onore vedere persone di questo calibro, tutti molto umili e disponibili."

La maggior parte delle riprese si è svolta in piscina, trasformata per l'occasione in un ristorante dove veniva servito il Brunello. Il "re" del Sangiovese ha conquistato non solo la scena ma anche il regista, anche sceneggiatore del film "Barbie", è un grande appassionato di Brunello, ha detto che è il suo vino preferito e ha voluto assaggiarlo, apprezzandolo molto. Gli attori, invece, appena terminate le riprese, si sono allontanati rapidamente per evitare i curiosi che cercavano di avvicinarsi al set.

George Clooney, Adam Sandler, Noah Baumbach e il direttore della fotografia Linus Sandgren, vincitore dell'Oscar per "La La Land", hanno poi esplorato la bellezza della villa, costruita nel Cinquecento su progetto di Baldassarre Peruzzi, ospitò alla fine dell'Ottocento il poeta Giosuè Carducci nel "salotto letterario" della contessa Ersilia Caetani Lovatelli. Carducci, primo italiano a vincere il Premio Nobel per la Letteratura, scrisse: "mi tersi con il vin d’Argiano, il quale è buono tanto." La visita ha incluso la cantina storica, le bottaie, il pozzo verticale e una collezione di grandi vini italiani e francesi, oltre a opere d'arte medievali e rinascimentali, rendendo la tenuta una vera e propria cantina-museo. "Sono rimasti entusiasti e molto colpiti dalla bellezza e dalla maestosità di Argiano," conclude Valentino, "promettendo di tornare in futuro per una vacanza invece che per lavoro."